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Le etichette....queste sconosciute!

Poco del nostro tempo, nella composizione del carrello della spesa, viene dedicato alla lettura delle etichette degli alimenti. A volte per mancanza di tempo, a volte per pigrizia, altre volte perché non sappiamo realmente comprendere ciò che vi è riportato. Ecco allora un piccolo focus, che possa aiutare a leggere correttamente le etichette e a scegliere, di conseguenza, gli alimenti più salutari : CONOSCIAMO I DOLCIFICANTI.

Aspartame, saccarosio, fruttosio, mannitolo, sorbitolo..questi sono solo alcuni dei difficili nomi riportati sulle etichette, che rappresentano i dolcificanti più utilizzati all'interno della grande distribuzione. Essi contribuiscono a rendere i prodotti certamente buoni, gustosi, appetibili e ad un prezzo onesto. Ma sono o non sono degli ingredienti SANI?

Da un punto di vista nutrizionale non c'è dubbio: un loro eccessivo consumo può condurre a diverse problematiche, che possono di frequente evolvere in patologia quali obesità, iperlipidemia, insulino-resistenza,problemi cardio-circolatori, maggiore suscettibilità ad alcune forme tumorali. Se assunti in eccesso, inoltre, essi possono portare anche ad una modificazione del microbiota intestinale, agendo tramite una stimolazione dei recettori per gli zuccheri presenti nel nostro intestino.

Spesso ci imbattiamo in prodotti "senza zucchero" : è vero, forse non sarà presente il classico saccarosio, ma spesso esso viene rimpiazzato da altre diciture, per lo più quelle riportate poco sopra, che non solo non rappresentano alternative più "sane", ma alle volte hanno la caratteristica di innalzare ancor di più il picco glicemico.

CONSIGLI :

1) Scegliere delle alternative al classico "zucchero bianco" : sciroppo di riso, miele ( più ricco di elementi nutrizionali quali acqua e carboidrati), zucchero di canna integrale, melassa, panela ( prodotto ottenuto dal succo della canna da zucchero)

2) Leggere sempre le etichette, preferendo alimenti contenenti miele, fruttosio o zucchero di canna integrale

3) Ove sia necessario utilizzare del classico "zucchero bianco", limitarne le quantità ( un piccolo cucchiaino raso nel caffè del mattino non nuoce necessariamente alla nostra salute)

Il consiglio migliore che è possibile dare è sempre L'EQUILIBRIO : giuste porzioni e giusti alimenti. Non dobbiamo demonizzare nessun alimento, ma dobbiamo saperlo equilibrare nel modo giusto. SEMPRE farsi seguire da chi di dovere. La nostra nutrizionista saprà consigliarvi le giuste e più gustose alternative. Appuntamento : 0547/630899.

All'interno di uno stile di vita sano e attivo e all'interno di un equilibrato programma alimentare, lo sgarro risulta essere un momento di libertà necessario per la persona, sia da un punto di vista fisiologico che psicologico/sociale.

Concedersi uno sgarro ogni tanto, infatti, non eccedendo nelle porzioni e nella frequenza, non è sbagliato di per se: diventa dannoso se fatto tutti i giorni. Ma perchè e come uno sgarro può essere considerato "sano"?

1) Permette di non percepire l'alimentazione come una restrizione, ma come un piacere

2) Non vivere con ansia o senso di colpa

3) Se fatto ogni tanto, non altera il metabolismo, specialmente se si pratica sport in maniera regolare( spesso oscillazioni del peso di 1 kg/1,5 kg possono essere legati a probabile ritenzione idrica o a fattori ormonali)

Una strategia ottima per poter scegliere lo sgarro giusto( ossia qualcosa di gustoso, ma non troppo carico di grassi e zuccheri) è quella di sostituire alcuni ingredienti meno sani, con alcuni sani. Ecco alcuni esempi:

A) Hamburger e patatine: scegliere carne di buona qualità e patate cotte al forno

B) Gelato: scegliere quello artigianale non a base di panna

C) Pasta ripiena: da consumare come piatto unico accompagnata da abbondante verdura

D) Tacos con guacamole: ottimi accompagnati da salse non a base di panna

E) Pizza: se condita in modo semplice( verdure, tonno, bresaola, grana) non è uno sgarro ma un pasto completo

Sperando di avervi dato spunti gustosi ma sani, rimandiamo ad un colloquio con la nostra nutrizionista che saprà fornirvi altre interessanti alternative. Per appuntamento chiama lo 0547630899.

Spossatezza e affaticamento : due "fastidiose amiche" che abbiamo tutti, prima o poi, conosciuto. La maggior parte delle volte imputiamo queste condizioni a fattori certamente reali e significativi quali lo stress, i ritmi frenetici, un ciclo di sonno scorretto, patologie in atto,terapie farmacologiche, cambi di stagione, fumo e alcol. Non teniamo però in sufficiente considerazione altri due, fondamentali, elementi : lo sport e la corretta alimentazione.

Primo elemento: lo sport. Una condizione di sedentarietà o, al contrario, un eccesso di sport, possono avere effetti deleteri sul nostro organismo. Un'attività fisica regolare e correttamente distribuita, invece, permette di migliorare il sistema energetico dei muscoli, di migliorare la circolazione sanguigna e di rendere più efficiente l'approvvigionamento di tutte le cellule, garantendo una sensazione di maggiore vitalità ed energia. In sostanza, bruciando energia, diamo vita alla produzione di nuova energia.

Secondo elemento : l'alimentazione. Un regime alimentare troppo povero, troppo ricco o squilibrato può dare vita a diverse conseguenze più o meno problematiche per l'organismo, che possono spesso sfociare in patologia. Ecco allora una piccola "ricetta" per voi, piccoli consigli utili, che vogliono fungere da semplici linee guida generali, che possono aiutarci nella vita di tutti i giorni a combattere spossatezza e affaticamento(fermo restando il consulto sempre essenziale con il proprio medico e con un nutrizionista + allenatore qualificati) :

- Praticare attività fisica regolare ( dove per regolarità intendiamo un programma di allenamento costruito sulla propria condizione fisica e calibrato sui propri ritmi e sulla personale qualità di vita)

- Ridurre il consumo di zuccheri raffinati, preferire frutta, verdura, cereali integrali, legumi freschi, noci e semi (fonte di vitamine, sali minerali, antiossidanti)

- Vitamina B1( Tiamina), uno dei primi alleati contro la spossatezza. Essa contribuisce alla trasformazione dei carboidrati e degli amminoacidi in energia e presiede alla salute delle cellule del sistema nervoso. Va assunta con i cibi : alimenti particolarmente ricchi sono semi, legumi, lievito di birra, prosciutto crudo, noci di Macadamia, pappa reale, crusca, soia, pistacchi.

- Alleggerire il fegato : ridurre o, ancor meglio, evitare cibi e snack industriali e alcol, pietanze ipercaloriche e cariche di grassi; preferire frutti e ortaggi di stagione, preferibilmente freschi e a crudo, cereali integrali, frutta secca, bevande "home made" ( tisane depurative/drenanti, frullati/frappè/centrifughe/estratti). Alcuni alimenti, inoltre, sono noti per la loro capacità di favorire il metabolismo lipidico-epatico e di aumentare l'eliminazione dei lipidi anche da reni, intestino e pareti dei vasi sanguigni, quali : carciofi, tuorlo d'uovo(con moderazione, ricchi di colina e metionina), quinoa ( betaina), germe di grano ( inositolo) e prugne secche ( inositolo).

- Occhio alla carenza di Magnesio : assumere con equilibrio cioccolato fondente, crusca e pomodori secchi, alimenti particolarmente ricchi.

Questi piccoli consigli vanno sempre comunque valutati e discussi con un professionista competente, quale la Dott.ssa Nutrizionista Fino Federica, che saprà scegliere le soluzioni più corrette sulla base della personale situazione di ognuno. Per appuntamento : 0547/630899.

Lo spuntino post allenamento : cosa preferire? Quando consumarlo?

Le variabili che entrano in gioco nel rispondere a queste due semplici domande sono numerose e tutt'altro che semplici. La scelta del giusto spuntino è, infatti, legata a diversi fattori quali l'obiettivo dell'allenamento, le eventuali patologie presenti, la frequenza e l'intensità dell'allenamento, lo stile alimentare nel suo complesso, i gusti personali e la praticità dello spuntino.

Le sue funzioni sono di importanza rilevante : esso consente infatti di ripristinare le scorte di glicogeno, di ridurre il catabolismo muscolare, di alleviare il senso di appetito ( specialmente se l'ora del pasto è ancora lontana), di favorire il giusto apporto di acqua e molecole nutrizionali non energetiche ( fibre, vitamine, sali minerali), di smorzare la produzione del cortisolo e di consentire l'assimilazione dei nutrienti essenziali ( in particolare quella dei carboidrati, dato l'aumento della sensibilità all'insulina, ormone responsabile dell'entrata degli zuccheri nelle cellule, a scopo energetico).

Rimandando la scelta specifica degli alimenti ad un incontro diretto con la nutrizionista, che vi aiuterà in maniera personalizzata, qui una piccola lista di alimenti sani e gustosi che,consumati da soli o ancor meglio in abbinamento,possono rappresentare validi spunti per la scelta di uno spuntino sano ed energetico:

- frutta e verdura ( vitamine e sali minerali, di facile digestione)

- semi di chia ( omega-3 e fibre)

- avena ( stabilizza i livelli di zucchero nel sangue)

- noci ( proteine, acidi grassi e antiossidanti)

- yogurt greco ( proteine e calcio)

- liquidi in quantità ( evitare bevande zuccherate industriali, preferire bevande "home made" come tisane dolcificate con un cucchiaino di miele o frullati/frappè)

- cioccolato fondente extra ( magnesio )

- bresaola/fesa di tacchino + pane integrale ( carboidrati e proteine magre)

E tu, lo fai lo spuntino? Oppure arrivi al pasto con la classica "fame da lupo", che ti porta a compiere poi scelte sbagliate e/o orientate all'eccesso? La Dott.ssa Fino Federica riceve su appuntamento; prenota al 0547/630899.

La dieta Mediterranea, da un punto di vista storico e culturale, è resa nota e conosciuta dai tempi più antichi sia dai professionisti che si occupano di nutrizione, sia dalla comune mentalità della quasi totalità della popolazione.

E tu, la conosci?

Essa rappresenta un modello nutrizionale che trova origine nelle abitudini alimentari delle popolazioni povere e rurali italiana e greca. In quanto tale, è caratterizzata da abbondanti alimenti di origine vegetale,come frutta, verdura, pane e cereali ( soprattutto integrali), legumi, frutta secca e oli vegetali quali l'olio di oliva, di girasole,di arachidi, a fronte di un consumo più moderato di proteine animali quali pesce, pollame e carni rosse, uova e latticini.

Ma quali sono i benefici più noti di questa tipologia di stile alimentare? La varietà prima fra tutte: scegliere di variare il più possibile gli alimenti consente di assumere tutti i nutrienti necessari al buon funzionamento dell'organismo. Secondo beneficio è rappresentato dall'equilibrio : dosando e calibrando bene i vari alimenti ( sia in qualità che in quantità) è possibile assumere l'apporto calorico giusto, atto a mantenere il peso sotto controllo ( assieme però, ovviamente, ad una giusta attività fisica praticata in maniera regolare). Terzo elemento, ma non per importanza, le evidenze scientifiche : è possibile notare come la dieta mediterranea dia un buon aiuto nella prevenzione e/o nel trattamento di malattie cardiovascolari ( ribadiamo però, sempre accompagnata da una corretta e regolare attività sportiva).

Il termine "dieta" però non deve trarre in inganno : un sano e corretto stile alimentare non deve rappresentare una rinuncia eccessiva, una restrizione difficile da seguire o come qualcosa che limita le relazioni sociali e familiari. "Dieta" sta qui per piano alimentare, inteso come la possibilità di alimentarsi correttamente e in maniera equilibrata, in un'ottica di "sano stile di vita".

Per questo è FONDAMENTALE rifarsi sempre a dei professionisti. La nutrizionista Fino Federica e i nostri allenatori vi aspettano. Appuntamenti allo 0547/630899.